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Trentanovesima settimana

Se ti senti stanca, più appesantita del solito o un po' sottosopra, è perché il parto è vicino.

Scopri di più sulla trentanovesima settimana di gravidanza.

2 mins lettura Ago 24, 2016

Sviluppo del bambino

Il tuo bambino sta accumulando ancora un po’ di grasso, così da essere pronto ad affrontare il mondo esterno: ormai non ha quasi più spazio a disposizione per muoversi. Il tuo bambino è ormai pronto per conoscerti.

Il tuo corpo

Sei alla tua prima gravidanza e temi di non riconoscere i sintomi che precedono il parto? Ecco qualche consiglio. Ancora prima delle primissime contrazioni, è possibile individuare alcuni segni che annunciano l'imminenza del parto. Se ti senti stanca, più appesantita del solito o un po' sottosopra, è perché il parto è vicino! Altro segno (che spesso passa inosservato): l'espulsione del tappo mucoso che chiudeva il collo dell'utero. Questo evento può precedere le contrazioni di qualche minuto o... di qualche giorno! Quindi niente panico. Hai ancora il tempo di prepararti e di goderti gli ultimi momenti prima dell'inizio del travaglio. Le prime contrazioni si fanno sentire? Se diventano sempre più intense, regolari (all'incirca ogni dieci minuti) e durano almeno 40-50 secondi, è meglio andare all'ospedale. Il travaglio è cominciato: il collo dell'utero inizia pian piano a dilatarsi. La perdita delle acque è il segno che il parto è imminente: il liquido amniotico che riempiva la placenta viene espulso.

Nutrizione

Il giorno del parto si avvicina a grandi passi: è normale che il livello di stress salga notevolmente. Rilassati, prenditi un po' di tempo per te! Cerca di mangiare alimenti ricchi di magnesio, che contribuisce al corretto funzionamento del sistema nervoso e dei muscoli, e vitamina B6, per il corretto funzionamento del sistema nervoso.

Consigli utili

Nella maggioranza dei casi il piccolo si presenta cefalico, ovvero con la testa verso il basso, ben piegata. In tali casi il parto si svolge rispettando tutte le tappe: perdita delle acque, dilatazione del collo dell'utero, espulsione... Se il piccolo si presenta podalico, il medico può optare per un parto naturale, se giudica che non vi siano rischi, oppure per un parto cesareo. In alcuni casi il parto può essere indotto: ad esempio quando la salute della mamma e/o del bambino sono in pericolo, quando la fase espulsiva diventa troppo lunga oppure quando è stato oltrepassato il termine. In tal caso alla donna vengono somministrate alcuni farmaci che inducono o accelerano le contrazioni.