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Le prime scoperte e i suoi primi momenti di indipendenza
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Il suo "amico" orsacchiotto

Il mio bambino non riesce a dormire senza il suo orsacchiotto e lo porta con sé ovunque. Per lui è un modo per sentirsi più sicuro. E fino a quando ne avrà bisogno?

4 mins lettura Feb 26, 2016

Pippo, Gigi, Iaia... qualcunque sia il suo nome, l’orsacchiotto riveste una particolare importanza per tuo figlio. E quando lo perde o bisogna lavarlo è una tragedia! Come fare per gestire bene questa “storia d'amore” a volte un po' complicata?

L’orsacchiotto, un amico indispensabile?

Nell'Africa nera o nel Maghreb i piccoli fanno a meno dell’orsacchiotto. Bisogna però dire che per molti mesi rimangono letteralmente attaccati alla loro mamma e spesso dormono nel letto dei genitori fino all'età di 3 o 4 anni. Da noi è tutta un'altra storia: l’orsacchiotto regna sovrano! L'importanza affettiva di questi compagni dei bambini, ancora trascurata fino ad una ventina d'anni fa, è oggi riconosciuta: il loro odore e il loro contatto rassicurano i piccoli.

Solitamente l’orsacchiotto entra a far parte della vita del piccolo fra i 5 e i 12 mesi. Fra tutti i suoi peluche ne sceglie uno, e non è detto che sia il più bello! Il piccolo, infatti, ha dei criteri tutti suoi: il suo orsacchiotto deve essere morbido , piacevole da toccare e magari mordicchiare, deve avere un odore che gli ricorda la mamma o il suo universo familiare. Inutile quindi cercare di influenzarlo presentandogli questo o quel peluche! Questo orsacchiotto gioca un ruolo essenziale per il vostro bambino: è il primo oggetto che lui possiede davvero. Esso opera il passaggio dal suo nido familiare al mondo esterno, fra il reale e l'immaginario, fra la presenza e l'assenza... Ecco perché viene chiamato "oggetto transizionale" secondo la terminologia usata da Donald Winnicott, pediatra e psicanalista britannico. L’orsacchiotto ti sostituisce quando non ci sei e permette al tuo piccolo di rassicurarsi quando va all'asilo o dalla tata. Il tuo bambino non ha un orsacchiotto? Significa che non ne sente il bisogno. Ha sicuramente trovato un altro modo di consolarsi: il pollice, una canzoncina...

Le astuzie dei genitori

Il piccolo porta il suo orsacchiotto ovunque. Perciò quando lo perde per strada o lo dimentica da qualche parte è un dramma! Per evitare che accada ti sarai ovviamente curata di comprare un doppione del suo orsacchiotto. Ma questo non è sempre sufficiente! Ecco qualche astuzia da genitori per gestire queste situazioni delicate...

  • Avete perso Lollo mentre eravate in giro per acquisti? È il momento di tirar fuori il suo sosia... Ma attenzione, i bambini non sono stupidi! State attente!
  • Siete usciti per restare fuori tutta la giornata e, nella fretta, avete dimenticato Pippo a casa!!! Niente panico, bisognerà solo raddoppiare le coccole e i baci. L’orsacchiotto serve per sostituirti, quindi tu puoi, a tua volta, prendere il suo posto!
  • Bisogna lavare Titti? Fallo quando il piccolo non ne ha bisogno... e se possibile mettilo nell'asciugatrice per accelerare l'operazione! Se necessario, nel frattempo dagli il suo sosia. Un altro trucchetto: lava regolarmente anche il suo sosia, in modo che i due abbiano lo stesso odore e siano consumati allo stesso modo.
  • Baba è ridotto malissimo, ma è fuori questione pensare di buttarlo? Proponi a tuo figlio di ricucirlo. Spiegagli, ad esempio, che Baba ha bisogno di passare una giornata dalla nonna per rimettersi e che tornerà in piena forma!

Il tuo piccolo non riesce a separarsi da Tito? Forzarlo non serve a niente, solo lui deciderà quando sarà venuto il momento di lasciare il suo orsacchiotto: in genere fra i 3 e i 6 anni. Se ha più di 6 anni e resta ancora molto attaccato al suo orsacchiotto, fategli capire che ora è grande, che può tenerlo nella sua stanza ma che forse ora è arrivato il momento di non portarlo più con sé ovunque...

A ciascuno il suo orsacchiotto!
Alcuni bambini scelgono un peluche morbido, altri un pezzo di tessuto o un giocattolino di plastica. Per altri ancora basta una filastrocca o un gesto semplice come attorcigliarsi al dito una ciocca di capelli!