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Il rapporto tra i bambini e i nonni

I miei genitori adorano prendersi cura di mia figlia. Ma a volte la viziano troppo e le lasciano fare tutto quello che vuole. Come faccio a farglielo capire?

3 mins lettura Feb 25, 2016

Dinamici, sportivi, globe trotter, ancora in attività: i nonni di oggi godono appieno della vita. Ma adorano anche occuparsi dei loro nipotini. Il loro aiuto è fondamentale nella gestione della vostra vita quotidiana, a condizione di non chiedergli di rinunciare alle loro attività e alla loro libertà. Fra aspirazioni, compromessi, complicità e grandi momenti di felicità, ogni famiglia inventa e reinventa tutti i giorni questa relazione così unica.

Un ruolo fondamentale dei nonni

I nonni giocano un ruolo essenziale nella vita del bambino. Nel linguaggio della psicologia si direbbe che sono delle «figure della socializzazione secondaria ». Questo significa che, come i genitori, trasmettono al piccolo dei valori e lo aiutano ad avere un'altra visione del mondo.

Inoltre, raccontando la storia della famiglia, collocano il bambino nel tempo, collegandolo con il passato e il presente. Gli fanno vedere delle vecchie foto, gli parlano di quando la sua mamma o il suo papà erano giovani. Insomma, sono un punto di riferimento essenziale, le radici che permettono al piccolo di crescere. Così coccolato, protetto e guidato da queste due generazioni, quella dei suoi nonni e quella dei suoi genitori, il bambino può affrontare il futuro con sicurezza.

In più i nonni fanno con i nipoti quello che i loro figli non hanno sempre il tempo di fare: giocare, portarli a fare una passeggiata nel bosco, andare al museo. In questo senso sono complementari!

Perchè i bambini adorano stare a casa dei nonni?

Al di là di questo ruolo educativo, i nonni stringono con il bambino un legame affettivo insostituibile. Basta vederli darsi bacetti e farsi le coccole quando si rivedono.  È vero anche che spesso i nonni prendono tutto il meglio del rapporto con i loro nipotini. Liberi dalle responsabilità educative, più disponibili, danno prova di maggiore capacità d'ascolto e di un'autorità più dolce.

Agli occhi del bambino i nonni sono prima di tutto dei compagni di giochi, e lui ne approfitta! Ad esempio capisce presto che può fare più cose «vietate» a casa dei nonni! Ovvio: dopo una marachella i nonni «lasciano correre», mentre papà e mamma avrebbero dato una punizione. Poi però quando torna a casa è difficile farsi ascoltare!

Una cosa è certa: solo voi, in quanto genitori, avete l'ultima parola sull'educazione dei vostri figli. Per farglielo capire con dolcezza siate chiari fin dall'inizio, ad esempio facendo una lista delle regole della casa, che restano in vigore anche dai nonni: a letto alle 20.00, la storia della sera, lavarsi le mani prima di mangiare, la punizione dopo una marachella, ecc. Se lo desiderate potete anche delimitare i campi d'azione «riservati» solo a voi: il momento in cui bisognerà incominciare a usare il vasino o fargli assaggiare per la prima volta il cioccolato!