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Piccoli cervelli crescono...in fretta!

Lo sviluppo cognitivo del tuo bambino fa passi da gigante nei suoi primi anni di vita. Infatti, il cervello di un bebè raddoppia di volume entro i primi 18 mesi e raggiunge il triplo delle dimensioni iniziali a due anni di età.

2 mins lettura Feb 23, 2016

In un breve arco di tempo, la sua testolina cresce e impara a ritmi impressionanti! Oltre alla predisposizione genetica, anche gli stimoli a cui il bambino è sottoposto hanno un ruolo importante. Ad esempio, tra i primi stimoli, l’allattamento materno ha un impatto molto importante per favorire un adeguato sviluppo cognitivo.

La fase di crescita più rapida del cervello va dalla metà della gravidanza fino, più o meno, al secondo e terzo anno di vita. È quello che viene definito picco di crescita cerebrale. Durante questo periodo cruciale di rapido cambiamento, il cervello cresce non solo in termini di dimensioni fisiche, ma anche sul piano delle abilità cognitive. Anche la corteccia cerebrale si sviluppa enormemente, con la formazione delle connessioni sinaptiche che mettono in contatto tra loro le cellule del tessuto nervoso (i neuroni).

Quando questo processo di formazione raggiunge il valore massimo, la corteccia cerebrale crea l'astronomica cifra di due milioni di nuove sinapsi al secondo! Queste nuove connessioni consentono al bebè di acquisire facoltà fondamentali, come la percezione dei colori, e di instaurare un forte legame affettivo con i genitori. All'età di due anni, la corteccia cerebrale del bambino contiene milioni di miliardi di sinapsi.

I genitori sono consapevoli del fatto che cure e stimoli adeguati possono influire sullo sviluppo cognitivo del loro bambino, ma pochi sanno che anche la nutrizione svolge un ruolo decisivo nello sviluppo cerebrale. Per esempio, il latte materno è ricco di proteine che aiutano la crescita del piccolo. In più, contiene acidi grassi essenziali, importanti per lo sviluppo del cervello e della funzione visiva. Ma non solo: l’allattamento al seno rafforza l’intensità del rapporto madre-figlio che ha un ruolo chiave per l’equilibrio del bambino.